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Sto scrivendo un nuovo blog, in inglese, A Lot Like Purple.
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mercoledì 11 novembre 2009

Mood: Mumble Mumble

[Bruno Munari]

"Osservare a lungo, capire profondamente, fare in un attimo".
Bruno Munari [1907-1998]

Update: Come avrete notato, il blog non viene aggiornato da novembre 2009. Non si tratta di una pausa di riflessione o di mancanza di tempo.
Il blog è ufficialmente chiuso ma dal momento che è stato una parte importante della mia vita per oltre due anni non intendo cancellarlo, a differenza di quanto fatto in passato con tutti i miei blog precedenti.

Sto scrivendo un nuovo blog. Se vi va di saperne di più, contattatemi. Grazie per essere passati di qui.

giovedì 5 novembre 2009

Mood: Ancient Rome's Serendipity

[Gene Kelly e Frank Sinatra in Anchors Aweigh di George Sidney,
distribuito in Italia come Due marinai e una ragazza]

“Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est”.
(Chi non sa quale porto desidera raggiungere non può avere nessun vento dalla sua parte)
Lucius Annaeus Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, LXXI

mercoledì 4 novembre 2009

Mood: Ancient Greek's Serendipity

[Eraclito ne La scuola di Atene (1509-1510) di Raffaello Sanzio,
raffigurato con i tratti di Michelangelo Buonarroti]

"Se non ti aspetti l'imprevisto, non lo incontrerai".
Eraclito di Efeso [535-475 a.C.]

giovedì 15 ottobre 2009

Blog Action Day 2009 sui cambiamenti climatici... sperando diventi sinonimo di Veg Day


Per il terzo anno consecutivo, sono felice di aderire al Blog Action Day e vi confesso che è uno dei motivi per cui sono riapparsa all'improvviso nella blogosfera anche se riuscire a trovare il tempo per postare è per me un'impresa in questo periodo. Ma non potevo e non volevo perderlo.
Più che mai nell'anno in cui il tema portante è il cambiamento climatico.

Fior di esperti prezzolati negano che il cambiamento climatico stia avvenendo e anche persone che stimo e che ho sempre considerato intelligenti fanno spesso spallucce su questo tema, come se non stesse accadendo nulla di rilevante e si trattasse di un'invenzione di quegli "allarmisti frustrati" degli ambientalisti, che non hanno niente di meglio da fare che spaventare le persone, fare la morale agli altri e seminare il panico o peggio ancora invogliare a ridurre i consumi.

Sono invece profondamente convinta che qualcosa di rilevante stia accadendo e che non si tratti dei normali corsi e ricorsi della natura ma di una deviazione pericolosa indotta dalla corsa suicida che gli esseri umani hanno innescato da almeno un paio di secoli ignorando volutamente le leggi della fisica, della chimica e, perché no, anche quelle dell'economia.
Continuare a immettere CO2 in un sistema chiuso che non riesce a smaltirla provocando un innalzamento della temperatura e conseguentemente modifiche importanti sul piano climatico, idrico, geologico e meterologico è il modo migliore per decretare la fine del pianeta o per lo meno degli esseri umani, ma tanto non succede nulla, no?!

Uno dei ritornelli che mi sento ripetere è che se anche stesse succedendo davvero qualcosa, i singoli non possono fare nulla perché stritolati in un sistema più grande di loro. Non sono d'accordo e penso che sia un modo molto comodo e facile per lavarsi le mani dai problemi e dai sensi di colpa: ogni persona può fare la differenza, ogni persona può fare la sua parte, ogni persona conta.
E per questo vorrei ribadire una volta di più che uno dei settori maggiormente responsabili dell'immissione nell'atmosfera di CO2 è la zootecnia industriale, l'allevamento intensivo di animali che vengono brutalmente sfruttati e infine uccisi per far sì che gli occidentali possano ingrassare a suon di latte, uova, formaggi e bistecche pompati a ormoni e antibiotici, derivati da animali nutriti a mangimi geneticamente modificati e litri e litri d'acqua sottratti ad altre coltivazioni.

Nei Paesi in via di sviluppo l'agricoltura locale viene strozzata e affamata dalle multinazionali che obbligano i piccoli produttori a coltivare soia e mais transgenici per produrre raccolti da dar da mangiare agli animali, in modo da ingrassarli in tempi rapidi e macellarli in tempi ancora più rapidi. In quei Paesi il prezzo delle normali derrate alimentari sale vertiginosamente, le persone non possono alimentarsi a sufficienza e non possono avere una dieta variata perché dedicando i terreni solo a soia e mais non resta spazio per coltivare niente. Per non parlare della deforestazione massiccia e illegale, causata dalle speculazioni edilizie e dalla necessità di nuovi spazi dove allevare bestiame, bestiame, bestiame... per produrre altre bistecche da dopare e vendere ingrassando chi ha già problemi di linea, ancora l'Occidente dove infarto, obesità e malattie cardiovascolari sono la norma.

Un caro amico qualche tempo fa ha sostenuto che la mia è una food conspiracy, che in realtà viviamo nel migliore dei mondi possibili e che mangiare carne è più sostenibile che mangiare vegetali. Probabilmente il mio amico è troppo preso dal darmi della cospirazionista per dare un'occhiata alle notizie internazionali che ci allietano ogni giorno, ma spero che voi abbiate più tempo di lui e quindi vi chiedo: la prossima volta che volete vedere i segnali del cambiamento climatico... guardate la bistecca o le uova nel vostro piatto. Ci troverete il 18% delle emissioni di CO2 del pianeta.

Per adesioni e informazioni:
Blog Action Day

Post precedenti su Moviem@tica:
Al via tra pochi giorni il Blog Action Day
Blog Action Day... today
Il tema del Blog Action Day del 2008 è la povertà
"Blog Action Day 2008" sulla povertà: io ci sono, e tu?
"Le rivoluzioni iniziano dai gesti di ogni giorno", da una shopper nera... e da qualche vecchio romanzo di Asimov
Ripulire l'Africa una borsa alla volta... le borse eco-friendly Trashy Bags
In Cina stanno imparando a "portarsi la sporta" evitando la plastica. E in Italia?
"Are we short of water, food?", tre immagini per riflettere sulla petizione europea "Stop sussidi ad allevatori e pescatori"
La mia prima visita al Negozio leggero di Via Napione a Torino
"Il piccolo libro verde dello Shopping" di Diane Millis
Alcune immagini del Negozio leggero di Via Napione a Torino
Mooncup, coppetta mestruale facile da usare e rispettosa dell'ambiente. Parola di chi la sta usando

mercoledì 14 ottobre 2009

Mood: Pessimismo & fastidio, forse

[Voltaire]

"L'optimisme c'est la rage de soutenir que tout est bien quand on est mal".
(L'ottimismo è la furia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male)

François Marie Arouet, noto come Voltaire [1694-1778],
Candide, ou l'Optimisme

lunedì 14 settembre 2009

La bruschetta è un piatto "addirittura" vegano... ricette vegane o veg-friendly che chiunque può preparare senza fatica

[Bruschetta al pomodoro,
Immagine da Wandering Chopsticks...]

Sono mesi, ormai, che mi sento apostrofare/definire con un "addirittura".
Per assicurarsi di aver capito bene, quando scoprono che sono vegana le persone non mi chiedono semplicemente se sono vegana, chiedono se sono "addirittura vegana".
Probabilmente nella loro concezione mentale, essere vegani rappresenta un varcare ogni frontiera consentita e non consentita, una versione moderna ed enogastronomica dell'hic sunt leones che si trovava sulle carte nautiche per segnalare le aree ancora da esplorare.

Scatta a quel punto quella che io chiamo "la sindrome da insalata". Tutti si aspettano che i vegani si nutrano esclusivamente di quantità industriali di insalate scondite e poco appetitose. Al di là del fatto che vi è a monte confusione tra crudismo e veganesimo, e che nemmeno la dieta crudista è triste e spoglia come se la immaginano gli onnivori, ecco un breve elenco di piatti vegani che tutti consumano senza saperlo e di piatti vegetariani che possono essere cucinati in variante vegana senza grossi sforzi...

Pronti?

- bruschetta aglio, olio e sale;
- bruschetta aglio, olio, sale e pomodoro;
- caponata;
- carciofi alla giudia; grazie a Cinzia per la segnalazione!
- crema di piselli;
- farinata di ceci;
- focaccia alla genovese;
- gnocchi di patate;
- hummus;
- macedonia di frutta;
- minestrone di verdure;
- minestrone di legumi;
- pane e confettura;
- pane e marmellata;
- pane e sugo;
- pappa col pomodoro;
- pasta aglio, olio e peperoncino;
- pasta con broccoli;
- pasta con cime di rapa [senza acciughe]; grazie a Cinzia per la segnalazione!
- pasta con melanzane;
- pasta con olive nere e zucchine;
- pasta con pomodoro e basilico;
- pasta e ceci;
- pasta e fagioli;
- patate arrosto, fritte, al vapore;
- pizza ai peperoni [basta ordinarla senza mozzarella];
- pizza alle olive nere [basta ordinarla senza mozzarella];
- pizza alla rucola [basta ordinarla senza mozzarella];
- pizza vegetariana [basta ordinarla senza mozzarella];
- polenta;
- pomodori ripieni di riso alla romana; grazie a Cinzia per la segnalazione!
- puré di patate [senza latte vaccino];
- ratatouille;
- risotto agli asparagi;
- risotto ai carciofi;
- risotto ai funghi;
- risotto al radicchio;
- risotto alla zucca;
- risotto alle zucchine;
- risotto allo zafferano;
- semolino;
- sorbetti alla frutta [senza latte vaccino];
- taboulé;
- verdure in pinzimonio. grazie a Giulia per la segnalazione!

Si tratta di una prima lista parziale, che intendo integrare man mano che mi verranno in mente nuovi piatti che al momento mi sfuggono. Ovviamente i suggerimenti sono i benvenuti.

Intanto vi segnalo una sfiziosissima ricetta per le lasagne vegane pubblicata nella sezione Food & Wine dell'Espresso. L'autrice è Paola Bocchi, del ristorante Da Romeo di Parma. Grazie a Doll Cult-ure per la dritta!

Post precedenti su Moviem@tica:
Puzze alimentare per "MaggioVegan" 2008
"MeatOut - Ricette Vegetariane" tra i nuovi link di Moviem@tica

domenica 13 settembre 2009

Mood: I'm not scared

[Elbert Green Hubbard,
Immagine da Project Gutenberg]

"The greatest mistake you can make in life is continually fearing that you'll make one".
(Il più grande errore che si possa fare nella vita è temere continuamente di commettere errori)

Elbert Green Hubbard [1856-1915]

giovedì 10 settembre 2009

Petizione online "Sterilizzazione obbligatoria e gratuita dei randagi"

To: Ministero della Salute
Ordine dei Medici Veterinari

A 18 anni di distanza dalla Legge 281/91 la situazione del randagismo in Italia è tutt'altro che risolta e i dati sono ancora allarmanti. Il randagismo e la custodia in canili riguardano una frazione elevata e inaccettabile di popolazione canina in molte regioni d'Italia: in Puglia ed in Campania, per esempio, più di 70 mila cani sono randagi.

Ogni singolo cane chiuso in canile, pur sottoposto a condizioni di reclusione, degrado, malnutrizione e solitudine, costa al Comune almeno 100 euro al mese.

I cani randagi che, invece, continuano a vagare liberi sul territorio costituiscono un forte rischio sociale per gli attacchi di branchi alle persone e, anche in questo caso, sono esposti a sofferenze dovute alle condizioni di denutrizione, malattie e di violenza da parte di balordi.

Potenzialmente una coppia di cani, in dieci anni, potrebbe generare una discendenza di 20 milioni di individui.

Analogamente avviene per le colonie feline, che si trovano a rischio in tutti quei Comuni in cui i sindaci affama-randagi impongono ordinanze che vietano di sfamare oltre ai cani anche i gatti randagi, per non parlare di vere e proprie morie dovute alle esche avvelenate, per cui le povere bestie vengono condannate a morire di inedia o tra le atroci sofferenze del veleno.

Per queste ragioni è necessario ridurre il prima possibile il numero di randagi e il mezzo più efficace ed etico è la sterilizzazione, oltre alla microchippatura.

Lanciamo, dunque, questa petizione perché venga approvata una legge nazionale che disciplini la sterilizzazione, sia per i cani e gatti randagi, sia per quelli di proprietà , come quella che è in corso di discussione in California.
Questa legge dovrebbe portare alla sterilizzazione obbligatoria e gratuita di tutti gli animali randagi, promuovendo anche l'azione sul territorio di cliniche mobili anche di associazioni onlus presenti sul territorio, in collaborazione con le Asl, i Comuni e l' Ordine dei Veterinari.

Per i pet di proprietà, le cui cucciolate indesiderate sono la fonte primaria che alimenta il randagismo, si sono previste due possibili soluzioni:
- l' obbligo di sterilizzazione per almeno 5 anni dalla promulgazione della Legge, in modo da ridurre, in questo spazio di tempo, una popolazione canina e felina che sfugge completamente al controllo;
oppure, in alternativa:
- offrire la sterilizzazione a prezzi contenuti, con un ticket calibrato sulle fasce di reddito per le famiglie disposte a sterilizzare il proprio pet;
- una tassa semestrale da pagare presso le Asl Veterinarie, a cui sia associata una visita medica del pet stesso, per riscontrare eventuali gravidanze in corso, con relative cucciolate da controllare e microchippare.

Per garantire, infine, un maggiore controllo della popolazione canina e felina, la presente petizione chiede che venga istituita un'anagrafe felina, parallelamente a quella canina già esistente e venga data possibilità ai volontari di Associazioni Animaliste ufficialmente riconosciute di poter usufruire del lettore di microchip per aumentare il numero dei controlli sul territorio e segnalare agli uffici competenti i proprietari trasgressori.

Per firmare la petizione online

Post precedenti su Moviem@tica:
Un pensiero per Kim, domattina

Cinque pessime multinazionali in un articolo che vi consiglio caldamente

Cercando informazioni sulla Chiquita, mi sono imbattuta in un post intitolato The Awful Truth Behind 5 Items Probably On Your Grocery List, che vi invito caldamente a leggere. La frutta Chiquita, il cibo per animali Iams, la Coca-Cola, le banane Dole e i prodotti Nesquik della Nestlé non ne escono per niente bene, tutt'altro.

Trovare prodotti che non si portino dietro una scia di sangue, di violenza o di sopraffazione è difficile, ma credo sia l'unica strada percorribile per non essere complici di sistemi industriali che mirano solamente a far soldi a qualunque costo, passando sopra i diritti e spesso sopra le vite degli altri. Per non parlare dei danni ambientali.

Ci vuole solo un po' di impegno: quando Kim era un cucciolo le compravo le crocchette Iams perché erano una delle marche consigliate dal veterinario, una delle meno peggio tra quelle in vendita al supermercato. Dopo varie ricerche, sono approdata a crocchette e cibo umido prodotti in Italia e non da grandi multinazionali.
Il cibo umido, in particolare, è prodotto dalla Monge che dichiara apertamente sulle proprie confezioni di non testarlo su animali e Kim ne va matta.

Post precedenti su Moviem@tica:

Moviem@tica aderisce al boicottaggio contro Chiquita, sospettata di appoggiare il golpe in Honduras


Sono sempre stata golosissima di banane e mia madre ha passato tutta la mia infanzia a ripetermi cantilenando che le banane sono ottime e ricche di potassio ma difficili da digerire, quindi è bene non mangiarne più di una al giorno.
Se però vengono coltivate a costo della schiavitù e della miseria di altre persone, forse è meglio non mangiarle del tutto...

PeaceReporter e FabioNews segnalano che la multinazionale Chiquita è fortemente sospettata di essere tra i mandanti del recente golpe in Honduras, perché danneggiata dalle politiche salariali più eque messe in atto dal precedente governo verso i braccianti impiegati nelle piantagioni di banane, tra cui quelle di proprietà della corporation statunitense.

L'invito è non soltanto a boicottare i prodotti Chiquita ma a passare parola con amici e conoscenti chiedendo loro di fare altrettanto e a segnalare pubblicamente la propria azione di boicottaggio visitando il sito ufficiale della Chiquita e dichiarando in un messaggio compilato nella pagina dei Contatti che non si acquistano i loro prodotti perché sostengono il golpe in Honduras. Io ho inviato un maccheronico I don't buy Chiquita's products because they back the Honduras military coup.

Per maggiori informazioni:
Comité Internacional per el Boicot a Chiquita
Honduras, Frente Nacional Contra el Golpe de Estado
Honduras resiste!
PeaceReporter - Il golpe delle banane

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Dlin dlooon! Consigli per gli acquisti