Cafè Ambrosio del Multisala Ambrosio Cinecafé Corso Vittorio Emanuele II n.52 - Torino
Circolo Familiare E. Sassetti Via Sebenico n.17 - Milano
Exkì a Torino in Via Gramsci n.2 (angolo via XX Settembre), 8 Gallery - via Nizza n.262, Via Pietro Micca n.2/h, Via Principi d'Acaja n.32, Via Carlo Alberto n.29 (angolo via Giolitti)
Margò Via Buniva n.9/a - Torino
Ristohsawa Largo Montebello n.31 - Torino
Ristorante cinese-pizzeria Jin Jiang Via Lancia n.93 - Torino
Ristorante giapponese Nishiki Via Giulia di Barolo n.5 - Torino
Ristorante vegetariano Il Punto Verde Via San Massimo n.17 - Torino
Circolo Familiare E. Sassetti Via Sebenico n.17 - Milano
Exkì a Torino in Via Gramsci n.2 (angolo via XX Settembre), 8 Gallery - via Nizza n.262, Via Pietro Micca n.2/h, Via Principi d'Acaja n.32, Via Carlo Alberto n.29 (angolo via Giolitti)
Margò Via Buniva n.9/a - Torino
Ristohsawa Largo Montebello n.31 - Torino
Ristorante cinese-pizzeria Jin Jiang Via Lancia n.93 - Torino
Ristorante giapponese Nishiki Via Giulia di Barolo n.5 - Torino
Ristorante vegetariano Il Punto Verde Via San Massimo n.17 - Torino
Circolo Sassetti
Exkì
Margò
Ristohsawa
Ristorante Nishiki
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2 commenti:
ti dirò la mia.
il fatto è che, purtroppo, non è colpa loro. "loro" è detto in senso generico di tutti coloro che non hanno mai avuto a che fare con un vegetariano o vegano. sanno vagamente cosa implichi, ma si sentono sempre in dovere di chiedere le stesse cose: dove prendi le proteine, perchè lo fai, da quanto tempo... mi è capitato anche "ma il prosciutto lo mangi? scusa quello mica è carne..." alcune persone sono "unfriendly" altre no, ma è sempre e solo per ignoranza, non per cattiveria.
Io parlerei più di ristoranti e pub "preparati" ad un ospite veg*ano (mi piace questa dicitura per indicarli tutti), con un menù ricco e vario anche per loro, che di posti unfriendly, per evitare che ad uno capiti il cameriere sbagliato, e se la prenda col locale (o viceversa, che lo lodi ingiustificatamente solo perchè è stato servito dalla persona giusta)
Le domande assurde capitano sempre anche a me.
Vedi quella sul tonno del post precedente a questo che hai commentato.
Sono d'accordo che sia ignoranza ma a volte è anche maleducazione. Se sono un cliente, vengo da te e pago, mi aspetto per lo meno lo stesso trattamento di un'altra persona che viene da te e paga. Non di essere considerato un mentecatto che mi fa perdere tempo. Prima subivo, ora ho deciso di non subire più.
Nell'indicare i posti friendly mi baso sul menu, ossia sulla possibilità di trovare almeno un piatto vegano nel menu o di ottenere una modifica vegana di un piatto presente senza doverla chiedere in carta bollata.
I posti unfriendly che ho segnalato finora sono posti dove sono stata spesso e dove ho visto che vieni considerato più una seccatura che una persona. A quel punto, per quanto mi riguarda, possono fare a meno dei miei soldi.
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