La Repubblica pubblica una gallery che documenta grazie a immagini tratte dall'atlante dell'UNEP - United Nations Environment Programme dell'Onu la devastante "riscrittura geopolitica" operata dall'uomo sul territorio africano in meno di quarant'anni.
Mentre in altre aree del pianeta i cambiamenti si sono succeduti in modo più o meno armonico ed equilibrato [meno che più, ma questa è un'altra storia...] nel corso di secoli e a volta di millenni, la globalizzazione ha compiuto "il miracolo" in una manciata di decenni.
Ecco le due foto che ho scelto, con relativa didascalia:
Mentre in altre aree del pianeta i cambiamenti si sono succeduti in modo più o meno armonico ed equilibrato [meno che più, ma questa è un'altra storia...] nel corso di secoli e a volta di millenni, la globalizzazione ha compiuto "il miracolo" in una manciata di decenni.
Ecco le due foto che ho scelto, con relativa didascalia:
Jebel Marra, Sudan. La crescente popolazione nel Sudan occidentale ha portato all'erosione di molti alberi ed arbusti. La perdita di ampie zone di savana dal 1972 ha avuto un impatto enorme sulla vita della regione.
I mutamenti climatici sono responsabili del drastico restringimento dei ghiacciai sui monti Rwenzori, in Uganda. Dal 1987 al 2003 si sono praticamente dimezzati, secondo le stime dell'agenzia dell'ambiente dell'Onu e rischiano di sparire completamente entro 20 anni.
Nessun commento:
Posta un commento