[Parte dell'installazione Joyville alla stazione della metro Porta Susa,
immagine scattata il 17 giugno 2008]
immagine scattata il 17 giugno 2008]
Cammino velocemente all'interno della stazione Porta Susa della metropolitana perché sono le 8.45 del mattino e non devo perdere il treno.
Non devo perdere il treno perché sono le 8.45 del mattino e il treno ci metterà 10 minuti precisi esatti cronometrati ad arrivare alla stazione Fermi di Collegno. Alle 9.00 dalla stazione Fermi di Collegno parte la mia navetta. Non devo perdere la navetta perché la successiva parte alle 10.30.
A volte i 2 minuti di attesa del treno si sono rivelati fatali per gli equilibri di una tabella di marcia che non permette di sgarrare, pena un'attesa di 90 minuti in piedi al capolinea, senza panchine o pensiline.
Insomma, diciamo che sono un po' di corsa. Talmente di corsa che mi scapicollo giù per le scale e faccio in tempo a vedere il "mio" treno che parte nell'esatto momento in cui arrivo al fondo della rampa.
Così, avendo a questo punto ben 2 interi minuti di tempo tutti per me, risalgo le due rampe di scale e scatto la foto di oggi a uno striscione che aveva catturato la mia attenzione fin da subito ma dal quale non mi ero lasciata distrarre troppo nel terrore di perdere il treno.
Ora posso invece concedermi interesse, curiosità, stupore e sarcasmo, uniti allo scatto fotografico: in questo periodo più che mai ho fortissima l'impressione che il posto dove vivo potrebbe essere chiamato in tanti modi, meno che Joyville.
L'immagine su Deviant Art
Non devo perdere il treno perché sono le 8.45 del mattino e il treno ci metterà 10 minuti precisi esatti cronometrati ad arrivare alla stazione Fermi di Collegno. Alle 9.00 dalla stazione Fermi di Collegno parte la mia navetta. Non devo perdere la navetta perché la successiva parte alle 10.30.
A volte i 2 minuti di attesa del treno si sono rivelati fatali per gli equilibri di una tabella di marcia che non permette di sgarrare, pena un'attesa di 90 minuti in piedi al capolinea, senza panchine o pensiline.
Insomma, diciamo che sono un po' di corsa. Talmente di corsa che mi scapicollo giù per le scale e faccio in tempo a vedere il "mio" treno che parte nell'esatto momento in cui arrivo al fondo della rampa.
Così, avendo a questo punto ben 2 interi minuti di tempo tutti per me, risalgo le due rampe di scale e scatto la foto di oggi a uno striscione che aveva catturato la mia attenzione fin da subito ma dal quale non mi ero lasciata distrarre troppo nel terrore di perdere il treno.
Ora posso invece concedermi interesse, curiosità, stupore e sarcasmo, uniti allo scatto fotografico: in questo periodo più che mai ho fortissima l'impressione che il posto dove vivo potrebbe essere chiamato in tanti modi, meno che Joyville.
L'immagine su Deviant Art
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