Un abusato luogo comune che personalmente aborro recita "Quando c'è la salute c'è tutto".
E quando la salute non c'è? Allora è meglio pararsi come è possibile, diceva il saggio. E se non lo diceva, si vede che non era saggio abbastanza.
Intrappolata in un periodo molto difficile e logorante in cui la salute è l'ultima delle mie doti, mi consolo questa notte scherzando su complimenti vari ed eventuali. Perché?
Perché la maggior parte delle persone non sa ricevere i complimenti e tende a dissimulare l'imbarazzo svilendo il complimento stesso - "Mi stai prendendo in giro?!" - o mettendo in dubbio l'attendibilità di chi lo formula - "Certo, ma tu non fai testo..." - macchiandosi secondo me di una colpa grave.
Io ritengo che saper accettare i complimenti sia importante e sia un gesto d'affetto e rispetto verso se stessi e verso gli altri. Per anni la palma di miglior complimento mai ricevuto è stata detenuta da "Ti hanno mai detto che assomigli molto alla Maria di Metropolis?" (anno di grazia 1996), seguito a ruota da "Sei ancora la Maria di Metropolis" (anno di grazia 2005).
A insidiare il podio, giunge la new entry "Dal momento in cui ti ho vista mi hai fatto pensare a una qualche rockstar anni Ottanta, è tutta la sera che ci penso!" (anno di grazia 2009).
E quando la salute non c'è? Allora è meglio pararsi come è possibile, diceva il saggio. E se non lo diceva, si vede che non era saggio abbastanza.
Intrappolata in un periodo molto difficile e logorante in cui la salute è l'ultima delle mie doti, mi consolo questa notte scherzando su complimenti vari ed eventuali. Perché?
Perché la maggior parte delle persone non sa ricevere i complimenti e tende a dissimulare l'imbarazzo svilendo il complimento stesso - "Mi stai prendendo in giro?!" - o mettendo in dubbio l'attendibilità di chi lo formula - "Certo, ma tu non fai testo..." - macchiandosi secondo me di una colpa grave.
Io ritengo che saper accettare i complimenti sia importante e sia un gesto d'affetto e rispetto verso se stessi e verso gli altri. Per anni la palma di miglior complimento mai ricevuto è stata detenuta da "Ti hanno mai detto che assomigli molto alla Maria di Metropolis?" (anno di grazia 1996), seguito a ruota da "Sei ancora la Maria di Metropolis" (anno di grazia 2005).
A insidiare il podio, giunge la new entry "Dal momento in cui ti ho vista mi hai fatto pensare a una qualche rockstar anni Ottanta, è tutta la sera che ci penso!" (anno di grazia 2009).
Che sia merito del look nero-violaceo, dei capelli sconvolti, dei tatuaggi, dei piercing, dei vestiti casual o del mix complessivo di impressioni suscitate dalla mia persona, ho apertamente gongolato e ho ringraziato.
E ho istintivamente pensato allo stile inconfondibile di Joan Jett. Quella vera, sia chiaro, non la pallida imitazione che sta per darne la stellina di Twilight, Kristen Stewart, in The Runaways.
E ho istintivamente pensato allo stile inconfondibile di Joan Jett. Quella vera, sia chiaro, non la pallida imitazione che sta per darne la stellina di Twilight, Kristen Stewart, in The Runaways.
Insomma, meglio la diabolica Maria magistralmente incarnata da Brigitte Helm o la grintosissima Joan Jett degli anni d'oro? O dovrei mollare tutto per omaggiare Cyndi Lauper?!
Post precedenti su Moviem@tica:
"Metropolis" al Cinema Massimo di Torino con accompagnamento musicale
On Air come mantra antistress: "I Love Rock n' Roll"
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