[Marilyn Monroe come parte dell'arredamento
di un negozio di abbigliamento nel centro di Torino,
Immagine scattata il 1 aprile 2009]
di un negozio di abbigliamento nel centro di Torino,
Immagine scattata il 1 aprile 2009]
Ieri mattina camminavo per strada, sotto la pioggia, e una giovane coppia camminava abbracciata, a pochi passi da me.
Poteva sembrare una scena romantica, da lontano, ma avvinandosi risultava evidente che tutto era tranne che romantica: l'uomo parlava in modo concitato e a voce alta, alzando anzi progressivamente il tono senza smettere di insultare la propria compagna e di dirle carinerie come Ma che ne sai tu? Ma cosa dici? Ma stai zitta, che non capisci niente!
Non sentivo le parole di lei né le sue eventuali obiezioni, il tono imperioso dell'uomo copriva la sua voce. Fissavo ipnotizzata e infastidita il modo in cui lei, lungi dal mandarlo a quel paese, dall'allontanarsi, dal mostrare segni di stizza o indignazione, rimanesse romanticamente allacciata a lui, camminando al suo fianco sotto la pioggia mentre l'elenco degli insulti e degli improperi diventava infinito.
Poi ho svoltato e non ho assistito al seguito della scenetta romantica. Mi è però venuta in mente una frase di Marilyn Monroe, che diceva I don't mind living in a man's world as long as I can be a woman in it, che posso tradurre non proprio letteralmente con Non mi importa di vivere in un mondo al maschile, finché posso viverci come donna.
Ecco, forse la concezione di "viverci come donna" che dimostrano la maggior parte delle donne è tuttora più remissiva, machista e masochista del previsto.
L'immagine su Deviant Art
Poteva sembrare una scena romantica, da lontano, ma avvinandosi risultava evidente che tutto era tranne che romantica: l'uomo parlava in modo concitato e a voce alta, alzando anzi progressivamente il tono senza smettere di insultare la propria compagna e di dirle carinerie come Ma che ne sai tu? Ma cosa dici? Ma stai zitta, che non capisci niente!
Non sentivo le parole di lei né le sue eventuali obiezioni, il tono imperioso dell'uomo copriva la sua voce. Fissavo ipnotizzata e infastidita il modo in cui lei, lungi dal mandarlo a quel paese, dall'allontanarsi, dal mostrare segni di stizza o indignazione, rimanesse romanticamente allacciata a lui, camminando al suo fianco sotto la pioggia mentre l'elenco degli insulti e degli improperi diventava infinito.
Poi ho svoltato e non ho assistito al seguito della scenetta romantica. Mi è però venuta in mente una frase di Marilyn Monroe, che diceva I don't mind living in a man's world as long as I can be a woman in it, che posso tradurre non proprio letteralmente con Non mi importa di vivere in un mondo al maschile, finché posso viverci come donna.
Ecco, forse la concezione di "viverci come donna" che dimostrano la maggior parte delle donne è tuttora più remissiva, machista e masochista del previsto.
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2 commenti:
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