Che lavoro troppo, lo sapete. A chi mi fa notare che è di cattivo gusto lamentarsi visti i tempi che corrono, rispondo sempre che è da quando ho iniziato a lavorare, quasi dieci anni fa, che vengono tirati in ballo i tempi che corrono.
Inoltre, a differenza di tanti lavori, nel mio settore non esistono il preavviso, la cassa integrazione, la mobilità. O lavori, o non lavori. Il che fa sì che io accetti sempre ogni lavoro, ben sapendo che da lì a poche settimane potrei non averne nessuno.
In realtà il post non è per lamentarsi o giustificarsi, ma per pubblicare un simpatico gioco di parole che mi hanno passato qualche tempo fa e che rende l'idea più di mille parole (e lamentele):
Colui che durante la giornata è attivo come un'ape, forte come un toro, lavora come un cavallo e la sera è stanco come un cane dovrebbe consultare un veterinario perché molto probabilmente è un asino.
Inoltre, a differenza di tanti lavori, nel mio settore non esistono il preavviso, la cassa integrazione, la mobilità. O lavori, o non lavori. Il che fa sì che io accetti sempre ogni lavoro, ben sapendo che da lì a poche settimane potrei non averne nessuno.
In realtà il post non è per lamentarsi o giustificarsi, ma per pubblicare un simpatico gioco di parole che mi hanno passato qualche tempo fa e che rende l'idea più di mille parole (e lamentele):
Colui che durante la giornata è attivo come un'ape, forte come un toro, lavora come un cavallo e la sera è stanco come un cane dovrebbe consultare un veterinario perché molto probabilmente è un asino.
2 commenti:
Grande questo gioco di parole...diciamo che ti calza a pennello eh eh eh Stricnina
Verissimo, purtroppo!
Anche a me è piaciuto molto.
Posta un commento