Ieri è finalmente arrivata.
Ne desideravo una dalla primavera del 2005, prima ancora di sapere che desideravo esattamente lei, ovvero una Blythe Doll. All'inizio non ne conoscevo il nome, la storia, lo style. Avevo visto semplicemente un'immagine che avevo trovato decisamente interessante, diversa dal solito, quasi perturbante.
Una bambola simile a me, vestita come me, con il mio stesso taglio di capelli (di allora). Popolava un sito che ho poi scoperto essere in coreano. Non sapevo nulla di lei e ci ho messo mesi a scoprire come si chiamava, dove veniva venduta, chi l'aveva inventata e soprattutto chi l'aveva resa famosa.
Ne desideravo una dalla primavera del 2005, prima ancora di sapere che desideravo esattamente lei, ovvero una Blythe Doll. All'inizio non ne conoscevo il nome, la storia, lo style. Avevo visto semplicemente un'immagine che avevo trovato decisamente interessante, diversa dal solito, quasi perturbante.
Una bambola simile a me, vestita come me, con il mio stesso taglio di capelli (di allora). Popolava un sito che ho poi scoperto essere in coreano. Non sapevo nulla di lei e ci ho messo mesi a scoprire come si chiamava, dove veniva venduta, chi l'aveva inventata e soprattutto chi l'aveva resa famosa.
Poi ho imparato alcune nozioni base e soprattutto scoperto che ogni modello di Blythe è pressoché unico anche se sembrano assomigliarsi tutti, che le customizzazioni sono il punto di forza e l'ossessione di migliaia di collezionisti e soprattutto che per averne una potendola vedere dal vivo era necessario recarsi [annus domini 2005/2006, NdR] in Giappone o, con un po' di fortuna, negli Stati Uniti.
Ripetevo paziente i dati e le caratteristiche della "mia" Blythe ideale a qualunque amico/conoscente si recasse in vacanza nei Paesi deputati allo scopo, sperando di ottenere se non proprio una Doll, almeno una t-shirt o un portachiavi. Nix per anni.
Ed ora è arrivata lei. Non assomiglia alla prima Blythe che mi ha stregata, ma trovo sia comunque bellissima. Ufficialmente si chiama Blythe Neo Prima Dolly Violetina. O almeno così dice la confezione japu. Violetina, con una t sola. Il perché direi è facilmente intuibile.
All'inizio lei e Kim non hanno familiarizzato molto, o meglio... diciamo che hanno familiarizzato fin troppo: il tempo di estrarre la Blythe dalla propria scatola a prova di qualunque ladro, con kg di scotch per ogni componente fornito, e i suoi splendidi capelli viola erano già nelle fauci dell'unica capellona autorizzata di casa.
Adesso pare abbiano stipulato una tregua. Armata, ovviamente. Prima che termini, mi aiutate a dare un nome a Violetina?
L'immagine su Deviant Art
4 commenti:
Semplicemente Violet
senza Ultra
;)oveho
"Viora" cioè viola con accento giapponese, come quando io vengo chiamata Daniera. Ma di solito le Blythe hanno anche un cognome. Ti invio un articolo-intervista che avevo realizzato con un esperto, proprio sul Blythe naming!
Beh io la chiamerei Mo-viola :) Stric
Viora mi piace molto...
Vorrei un nome esotico ma allo stesso tempo che renda bene il suo essere totally purple!
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