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martedì 28 ottobre 2008

Da oggi chiamatemi... "Belle scarpette"

[Stivali prodotti ad hoc per le vetrine di Calzedonia,
immagine scattata il 24 ottobre 2008]

Dal momento che per me è una sorta di costante spina nel fianco praticamente dall'infanzia, do talmente per scontato che ci sia che non so se ve ne ho già parlato o no. Del mio sembrare eternamente troppo giovane, intendo.
O meglio, del venir scambiata invariabilmente per una ragazzina, con tutti gli annessi e i connessi, e per di più per una ragazzina "alternativa" con piercing, tatuaggi e un taglio di capelli un po' schizzato. Il che fa scattare il lato da assistente sociale/ufficiale dell'Esercito della Salvezza che si annida nel profondo della maggior parte delle persone. O perlomeno delle persone che incontro io.

Il fatto che negli ultimi tempi ben due ragazzine (di quelle vere, età dai quindici ai diciannove anni) mi si fossero rivolte dandomi del lei (una addirittura chiedendomi se volevo che mi cedesse il posto a sedere sull'autobus!) aveva instillato in me la falsa speranza che forse, complice un periodo di superlavoro + stress più martellante del solito + problemi di salute vari che mi rendeva un po' sfatta, i miei giorni da presunta ragazzina difficile "Ma i tuoi genitori cosa dicono?!" fossero finiti.

E invece no.
Questa mattina, mentre ero ferma vicino a una vetrina per allacciare meglio le scarpe, una signora di una settantina d'anni mi si è avvicinata tutta intenerita e guardandomi con l'aria di chi vuole offrire un lecca-lecca a una bambolina alla Shirley Temple, mi ha apostrofata in mezzo alla strada: "Ma che belle scarpette da ballo che hai!?".

Delle due l'una: o lei ha bisogno di un paio di occhiali nuovi, o ne hanno bisogno le due ragazzine che mi hanno trattato da vecchia bacucca solo pochi giorni fa.
O non sarà forse che chi ha meno di vent'anni vede benissimo che io sono una donna adulta mentre chi ha passato i trenta, sperando inconsciamente di sembrare lui più giovane se dà a me della mocciosa, si ostina a ringiovanirmi a botte di cinque anni per volta?

L'immagine del post è dedicata da "Belle scarpette" al cartello di una vetrina che ho visto qualche giorno fa, che recita: Gli stivali non sono in vendita e sono stati prodotti solo per le vetrine dei ns. negozi!!!!!
Per mettere tutti quei punti esclamativi, chissà quante volte qualche pazzo ha tentato di comprare a ogni costo le calzature plasticose in questione.

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