Un'amica delusa e [a mio parere, NdR] giustamente inviperita, mi segnala che le sarebbe piaciuto moltissimo andare al concerto che Keith Jarrett terrà la prossima settimana, ma ha deciso di soprassedere quando ha scoperto che i biglietti per l'esibizione costano la bellezza di 158,00 € l'uno. 158,47 €, per la precisione.
Ossia, nel caso di un romantico appuntamento, una coppietta dovrebbe spendere circa 316,00 €.
Ossia, nel caso di un romantico appuntamento, una coppietta dovrebbe spendere circa 316,00 €.
Vivaticket, sul cui circuito online è possibile acquistare i biglietti, segnala però in cima alla scheda dell'evento RISPARMIARE E' FACILE! Parte l'offerta Last Week: Acquista subito i biglietti per questo spettacolo ad un prezzo speciale. Andiamo a controllare?
Il "prezzo speciale" sarebbe in realtà 146,28 €, quindi meno del 10% di sconto su un prezzo che era esoso in partenza e resta esoso anche una volta scontato (o sedicente tale). La coppietta di poc'anzi spenderebbe nel secondo caso solo (?!) 292,00 €. In effetti, è quasi regalato.
Ma dove risiede il punto fondamentale della questione? A mio modesto parere, nel fatto che se i biglietti vengono venduti a quella cifra, evidentemente c'è non solo chi è in grado di spenderla senza problemi per acquistarli, ma soprattutto non trova niente di strano nel pagarla per acquistarli. Oppure, caso ancora più preoccupante, c'è chi fa fatica a spendere quella cifra ma decide di farlo in ogni caso per non perdere il concerto, per poter dire "Io c'ero", per fare il figo con amici e conoscenti, per sentirsi Uno che può spendere 150 euro per una serata se ne ha voglia.
Se nessuno acquistasse i biglietti a quella cifra, sicuramente l'ammontare richiesto sarebbe meno alto: le leggi dell'economia mi insegnano che a stabilire il prezzo di un articolo è l'incontro tra due variabili: la disponibilità dell'articolo sul mercato e la richiesta del medesimo da parte del mercato stesso. Al variare di uno dei parametri, variano anche tutti gli altri, in base alla famosa bilancia domanda/offerta.
Oppure no? Personalmente e modestamente, propendo per il sì. E voi?
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