Oggi ho deciso di postare anche un decalogo di autodifesa che gira via e-mail da qualche mese.
Non sono riuscita a risalire alla fonte, per cui se qualcuno scoprisse che si tratta di una bufala e/o affini, fatemelo sapere subito, please!
Un gruppo di violentatori in prigione è stato intervistato per sapere ciò che cercano in una potenziale vittima. Ecco qui alcuni elementi interessanti:
1. La prima cosa che i violentatori notano in una potenziale vittima è la pettinatura. E' più probabile che attacchino una donna con una pettinatura tipo coda di cavallo, trecce o qualunque altra pettinatura che si possa strattonare facilmente. E' probabile anche che attacchino donne con i capelli lunghi. Le donne con i capelli corti non sono vittime usuali.
2. La seconda cosa che notano è l'abbigliamento. Osservano le donne che indossano abiti che si possano togliere o eliminare rapidamente. E' solito anche che attacchino donne che parlano al telefono o che stanno facendo altre cose mentre camminano: questo indica che sono disattente e disarmate e possono essere facilmente attaccate.
3. Attaccano maggiormente le donne di prima mattina, tra le 5.00 e le 8.30, e dopo le 22.30.
4. Attaccano in modo e in luoghi in cui possano portare la donna rapidamente in altri luoghi, dove non si debbano preoccupare di essere visti o arrestati. Se lei tenta qualunque reazione alla lotta, i violentatori solitamente desistono approssimativamente in due minuti: credono che non ne valga la pena, che sia una perdita di tempo.
5. Hanno dichiarato che non attaccano donne che portino con loro ombrelli o altri oggetti che possano essere usati come arma a una certa distanza (le chiavi non li intimidiscono perché per essere usate come armi, la vittima deve far avvicinare molto l'aggressore).
6. Se qualcuno ti seguisse in una strada, vicolo o garage, o se stessi con qualcuno con fare sospetto in un ascensore o in una scala, guardalo direttamente in faccia e chiedigli qualcosa tipo "Che ore sono?". Se fosse un violentatore, avrà paura di essere successivamente identificato. L'idea è convincerlo che non vale la pena di scegliere te.
7. Se qualcuno si presenta improvvisamente e ti afferra, grida! La maggior parte dei violentatori ha detto che lascerebbe andare una donna che grida o che non avesse paura di lottare con lui. Cercano una vittima facile. Se gridi, potrai mantenerlo a distanza ed è probabile che scappi.
8. Stai sempre attenta a quello che succede dietro di te. Nel caso in cui percepisca qualsiasi comportamento strano, non lo ignorare. Segui il tuo istinto. E' meglio scoprire che ti sei sbagliata e hai preso uno spavento momentaneo, con la certezza che sarebbe stato molto peggio se il soggetto ti avesse attaccato realmente.
9. In qualunque situazione di pericolo, nel caso in cui tu debba gridare, grida sempre "Al fuoco! Al fuoco!" e molte persone arriveranno (curiosi). Nel caso in cui gridassi "Aiuto!" la maggior parte delle persone si asterrebbe per paura.
10. Fammi una gentilezza: invia questa e-mail a tutte le donne che conosci e anche agli uomini; questi possono mandarlo ad amiche, mogli, figlie, fidanzate, alla fine... sono cose semplici, ma possono evitare un trauma o persino salvare una vita.
Non sono riuscita a risalire alla fonte, per cui se qualcuno scoprisse che si tratta di una bufala e/o affini, fatemelo sapere subito, please!
Un gruppo di violentatori in prigione è stato intervistato per sapere ciò che cercano in una potenziale vittima. Ecco qui alcuni elementi interessanti:
1. La prima cosa che i violentatori notano in una potenziale vittima è la pettinatura. E' più probabile che attacchino una donna con una pettinatura tipo coda di cavallo, trecce o qualunque altra pettinatura che si possa strattonare facilmente. E' probabile anche che attacchino donne con i capelli lunghi. Le donne con i capelli corti non sono vittime usuali.
2. La seconda cosa che notano è l'abbigliamento. Osservano le donne che indossano abiti che si possano togliere o eliminare rapidamente. E' solito anche che attacchino donne che parlano al telefono o che stanno facendo altre cose mentre camminano: questo indica che sono disattente e disarmate e possono essere facilmente attaccate.
3. Attaccano maggiormente le donne di prima mattina, tra le 5.00 e le 8.30, e dopo le 22.30.
4. Attaccano in modo e in luoghi in cui possano portare la donna rapidamente in altri luoghi, dove non si debbano preoccupare di essere visti o arrestati. Se lei tenta qualunque reazione alla lotta, i violentatori solitamente desistono approssimativamente in due minuti: credono che non ne valga la pena, che sia una perdita di tempo.
5. Hanno dichiarato che non attaccano donne che portino con loro ombrelli o altri oggetti che possano essere usati come arma a una certa distanza (le chiavi non li intimidiscono perché per essere usate come armi, la vittima deve far avvicinare molto l'aggressore).
6. Se qualcuno ti seguisse in una strada, vicolo o garage, o se stessi con qualcuno con fare sospetto in un ascensore o in una scala, guardalo direttamente in faccia e chiedigli qualcosa tipo "Che ore sono?". Se fosse un violentatore, avrà paura di essere successivamente identificato. L'idea è convincerlo che non vale la pena di scegliere te.
7. Se qualcuno si presenta improvvisamente e ti afferra, grida! La maggior parte dei violentatori ha detto che lascerebbe andare una donna che grida o che non avesse paura di lottare con lui. Cercano una vittima facile. Se gridi, potrai mantenerlo a distanza ed è probabile che scappi.
8. Stai sempre attenta a quello che succede dietro di te. Nel caso in cui percepisca qualsiasi comportamento strano, non lo ignorare. Segui il tuo istinto. E' meglio scoprire che ti sei sbagliata e hai preso uno spavento momentaneo, con la certezza che sarebbe stato molto peggio se il soggetto ti avesse attaccato realmente.
9. In qualunque situazione di pericolo, nel caso in cui tu debba gridare, grida sempre "Al fuoco! Al fuoco!" e molte persone arriveranno (curiosi). Nel caso in cui gridassi "Aiuto!" la maggior parte delle persone si asterrebbe per paura.
10. Fammi una gentilezza: invia questa e-mail a tutte le donne che conosci e anche agli uomini; questi possono mandarlo ad amiche, mogli, figlie, fidanzate, alla fine... sono cose semplici, ma possono evitare un trauma o persino salvare una vita.
Post precedenti su Moviem@tica:
Conferenza sulla violenza contro le donne
Una vita segregata... in casa
Pillole di autodifesa al femminile - I
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