Copyright Azzurra Camoglio. Powered by Blogger.

Questo blog non viene aggiornato dal novembre 2009 ma resta consultabile online per tutti i lettori.

Sto scrivendo un nuovo blog, in inglese, A Lot Like Purple.
Se vi va di saperne di più e di dare un'occhiata ai nuovi post, siete i benvenuti.

Sul nuovo blog avete anche una chance di abbonarvi alla mia newsletter mensile gratuita (in inglese), ma solo visitando il blog dal vostro browser invece che sul vostro smartphone.

Cerchi qualcosa?

Ricerca personalizzata

sabato 9 giugno 2007

George Clooney vi insegna come si eredita lo style

[George Clooney, nato nel 1961,
sulla copertina di Esquire]

[Cary Grant, 1904-1986]

Non è da tutti essere credibile in un ruolo che, ai tempi d'oro di Hollywood, sarebbe stato di Bogey. Non è da tutti saper rivisitare con ironia un mito come quello di Clark Gable, King incontrastato degli Studios fino alla morte, avvenuta nel 1960 al termine della lavorazione del crepuscolare Gli spostati (The Misfits, 1961).

Eppure George "No Martini, No Party" Clooney è stato in grado, in una manciata di anni, di eclissare la fama della un tempo ben più nota zia Rosemary; di sdoganare il proprio passato di attore televisivo recitando in grandi produzioni commerciali come in piccoli film indipendenti; di stringere sodalizi con registi coccolati dalla critica senza perdere un grammo di popolarità; di passare a propria volta dietro la macchina da presa firmando due pellicole davvero interessanti. Eppure.

Eppure, quello che fa la differenza, quello che davvero rende "George" - come viene affettuosamente chiamato dalla stampa ma anche dal pubblico - unico e inimitabile, è proprio il suo non essere affatto unico e l'aver saputo "imitare" in modo creativo e vincente una delle icone maschili dell'eleganza e del glamour: Cary Grant, al secolo Archibald Alexander Leach, che scherzava sul proprio alter-ego cinematografico con un understatement divenuto proverbiale, affermando Everybody wants to be Cary Grant. Even I want to be Cary Grant.

A quanto pare anche George Clooney voleva essere Cary Grant ma, a differenza di tanti altri, ci è riuscito. Guardare, per credere, una delle immagini del party celebrativo di Ocean's Thirteen (2007) al Festival di Cannes.

Nessun commento: