Non ho ancora visto Indiana Jones e il Regno del teschio di cristallo, non so nemmeno bene perché ma alla fine ho cominciato a rimandare... e non ho ancora smesso. Mi è stato detto da più parti che è alquanto deludente, ma credo che alla fine lo vedrò comunque.
Del resto è già in preparazione la prossima avventura dell'archeologo più famoso di sempre, che dovrebbe uscire nel 2012 in concomitanza con il settantesimo compleanno di Harrison Ford.
La scorsa settimana ho però iniziato a rivedere la prima trilogia di Indiana Jones e sono film che rivisti da adulta, a distanza di anni, fanno un certo effetto. Noto molti dettagli che da bambina non avrei potuto cogliere, ascoltare l'audio originale svela sfumature di senso molto diverso nelle battute, salta agli occhi un'ideologia di fondo spesso irritante e paternalista a cui non avevo mai fatto caso. Per non parlare della caratterizzazione dei personaggi femminili. Ma sarebbe una lunga storia.
Senza addentrarmi in considerazioni legate allo stile delle riprese, agli effetti di montaggio, ai trucchi e agli effetti speciali, non avevo per esempio mai fatto caso al cameo di Dan Aykroyd in Indiana Jones e il tempio maledetto, né che il secondo capitolo della trilogia fosse cronologicamente anteriore al primo, per quanto riguarda i fatti narrati: I predatori dell'arca perduta prende il via nel Sud America del 1936 - e ugualmente non avevo mai fatto caso alla presenza di Alfred Molina - mentre Indiana Jones e il tempio maledetto ci catapulta nella Shanghai del 1935.
Chissà cosa mi riserva la re-visione di Indiana Jones e l'ultima crociata.
Post precedenti su Moviem@tica:
Indy debutterà in grande stile a Cannes 2008
Sondaggio #29: Indiana Jones...
Del resto è già in preparazione la prossima avventura dell'archeologo più famoso di sempre, che dovrebbe uscire nel 2012 in concomitanza con il settantesimo compleanno di Harrison Ford.
La scorsa settimana ho però iniziato a rivedere la prima trilogia di Indiana Jones e sono film che rivisti da adulta, a distanza di anni, fanno un certo effetto. Noto molti dettagli che da bambina non avrei potuto cogliere, ascoltare l'audio originale svela sfumature di senso molto diverso nelle battute, salta agli occhi un'ideologia di fondo spesso irritante e paternalista a cui non avevo mai fatto caso. Per non parlare della caratterizzazione dei personaggi femminili. Ma sarebbe una lunga storia.
Senza addentrarmi in considerazioni legate allo stile delle riprese, agli effetti di montaggio, ai trucchi e agli effetti speciali, non avevo per esempio mai fatto caso al cameo di Dan Aykroyd in Indiana Jones e il tempio maledetto, né che il secondo capitolo della trilogia fosse cronologicamente anteriore al primo, per quanto riguarda i fatti narrati: I predatori dell'arca perduta prende il via nel Sud America del 1936 - e ugualmente non avevo mai fatto caso alla presenza di Alfred Molina - mentre Indiana Jones e il tempio maledetto ci catapulta nella Shanghai del 1935.
Chissà cosa mi riserva la re-visione di Indiana Jones e l'ultima crociata.
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