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giovedì 9 aprile 2009

Frank'n'Furter sarebbe fiero di me... perché ho letto "Il metodo antistronzi". E voi? Giudicate i libri dalle copertine?

[Tim Curry
nei succinti panni dello scienziato pazzo Frank'n'Furter]


Riprendendo in forma ironica un popolare adagio della cultura anglosassone, durante la sua prima, memorabile apparizione in The Rocky Horror Picture Show lo scintillante e diabolico Frank'n'Furter interpretato da Tim Curry si presenta ai propri ospiti affermando Don't judge a book by its cover.

Mi è capitato più volte in questi giorni di pensarci, incorrendo in commenti ironici ogni volta che conoscenti e amici vedevano la copertina del libro che stavo leggendo, Il metodo antistronzi. Prima ancora di leggerlo, decidevano in automatico che fosse un libro stupido.

Non è affatto stupido, tutt'altro. Con un pregiudizio molto italico, si pensa che un trattato specialistico che non sia noioso, borioso e pieno di termini tecnici e accademici, che non fa sbadigliare e che diverte dev'essere ipso facto poco serio o di scarso valore. Io ritengo al contrario che scrivere un testo piacevole, interessante, leggero ma allo stesso tempo ricco di dati tecnici e riferimenti a studi specialistici sia un'arte apprezzabile. E ahimé misconosciuta nel Belpaese dei "ce l'ho duro intellettualmente se inanello in una sola frase dieci termini astrusi che se messi uno accanto all'altro non producono alcun concetto di senso compiuto".

Nel caso non si fosse capito... non me ne importa niente se le persone giudicano i libri dalle copertine, o peggio ancora dal titolo. Non è un mio problema, non sono io a rimetterci. Nel caso la pensiate come me, ecco i dati del libro:

Il metodo antistronzi
Come creare un ambiente di lavoro più civile e produttivo o sopravvivere se il tuo non lo è

di Robert I. Sutton
Roma, Elliot Edizioni (2007), Antidoti
pp.224, isbn 978-88-61920-09-5, € 14,00
Traduzione di Fabrizio Saulini

E dulcis in fundo... una recensione del libro che ho postato poco fa su aNobii:

Il metodo che non è un metodo... almeno in Italia
Il titolo è decisamente indovinato, anche se l'originale recita in realtà "La regola del niente stronzi. Come costruire un posto di lavoro civilizzato E sopravvivere in uno che non lo è".

L'ottica è quindi un po' diversa da quella decantata dalla copertina italiana e, giocoforza, è più applicabile in un sistema basato sul libero mercato, sulla soddisfazione del cliente e sul politically correct, dove competenze e meritocrazia hanno un peso diverso rispetto al contesto italiano.

Di per sé, il metodo antistronzi è riassumibile in tre frasi al massimo, ma allora perché scrivere un intero libro?
Perché un intero libro permette di trattare con diversi case studies le conseguenze del mobbing sul posto di lavoro e di usarli come puntello per le tre frasi di cui sopra.

Difficilmente applicabile ma sicuramente interessante. Ovviamente deludente per chi si aspetta le formule magiche per arginare il proprio capo stronzo e prevaricatore.

Per maggiori informazioni:
Elliot Edizioni
MySpace di Elliot Edizioni

2 commenti:

franciska ha detto...

consiglio saggio...da accettare. Buona pasqua intanto.

Azzurra Camoglio [She/Her] ha detto...

Grazie, sono contenta che anche tu apprezzi il buon vecchio Frankie.
Buona Pasqua anche a te e a presto!