Giovedì 10 e venerdì 11 luglio 2008 alle ore 21.30
Castello di Agliè (Piazza del Castello n.2 - Agliè)
Oh dolci giardini
Spettacolo in occasione della riapertura della Fontana dei quattro fiumi al Castello di Agliè
prima assoluta
Nell'ambito di Teatro a Corte 2008
Con la partecipazione di Orchestra Camerata Ducale di Vercelli
Coproduzione Balletto dell'Esperia / Fondazione Teatro Piemonte Europa
Coreografia, regia, luci Paolo Mohovich
Musica Felice Giardini, Giovanni Battista Viotti, Franz Joseph Haydn
Esecuzione musicale dal vivo Orchestra Camerata Ducale
Violino solista, direzione Guido Rimonda
Danzatori Christian Alessandria, Giuseppe Cannizzo, Cristiana Casadio, Roberto Costa Augusto,
Vincenzo Galano, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud, Davide Valrosso
Costumi, elementi scenici Jorge Gallardo
Nell’azione coreografica un gruppo di contadini entra furtivamente, per la prima volta, nel giardino di una corte di campagna: davanti ai loro occhi tutto appare magico: quel mondo, così vicino ai luoghi dove loro vivono, sembra appartenere ad un’altro pianeta tanta è la bellezza che lo pervade. I contadini incontrano un gruppo di cortigiane che si riveleranno “creature fantastiche”.... Visione ed illusione si susseguiranno al bordo di una fontana.
Intermezzo musicale - Benedetto Marcello
Adagio per oboe e archi
Oboe solista Stefano Simondi
Ombrai mai fu
Coreografia Paolo Mohovich
Musica Georg Friedrich Haendel, Manolo Remiddi
Esecuzione musicale dal vivo Orchestra Camerata Ducale
Soprano Alessandra Ruffini
Direzione Guido Rimonda
Danzatori Christian Alessandria, Cristiana Casadio, Roberto Costa Augusto, Vincenzo Galano, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud
Costumi Jorge Gallardo
Luci Paolo Mohovich, Sergio Rissone
Assistente alla coreografia Miguel Soto Calatayud
Produzione Regione Piemonte / MIBAC per “Spazio Piemonte 2008”
Nella coreografia, dopo un quadro iniziale che ritrae il frenetico vivere quotidiano e i ritmi accelerati della vita in cui tutto sembra inarrestabile, il lavoro si sviluppa attraverso una progressiva simbiosi dell’uomo con le forme naturali.
Per maggiori informazioni:
Balletto dell'Esperia
Teatro a Corte.ItCastello di Agliè (Piazza del Castello n.2 - Agliè)
Oh dolci giardini
Spettacolo in occasione della riapertura della Fontana dei quattro fiumi al Castello di Agliè
prima assoluta
Nell'ambito di Teatro a Corte 2008
Con la partecipazione di Orchestra Camerata Ducale di Vercelli
Coproduzione Balletto dell'Esperia / Fondazione Teatro Piemonte Europa
Coreografia, regia, luci Paolo Mohovich
Musica Felice Giardini, Giovanni Battista Viotti, Franz Joseph Haydn
Esecuzione musicale dal vivo Orchestra Camerata Ducale
Violino solista, direzione Guido Rimonda
Danzatori Christian Alessandria, Giuseppe Cannizzo, Cristiana Casadio, Roberto Costa Augusto,
Vincenzo Galano, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud, Davide Valrosso
Costumi, elementi scenici Jorge Gallardo
Nell’azione coreografica un gruppo di contadini entra furtivamente, per la prima volta, nel giardino di una corte di campagna: davanti ai loro occhi tutto appare magico: quel mondo, così vicino ai luoghi dove loro vivono, sembra appartenere ad un’altro pianeta tanta è la bellezza che lo pervade. I contadini incontrano un gruppo di cortigiane che si riveleranno “creature fantastiche”.... Visione ed illusione si susseguiranno al bordo di una fontana.
Intermezzo musicale - Benedetto Marcello
Adagio per oboe e archi
Oboe solista Stefano Simondi
Ombrai mai fu
Coreografia Paolo Mohovich
Musica Georg Friedrich Haendel, Manolo Remiddi
Esecuzione musicale dal vivo Orchestra Camerata Ducale
Soprano Alessandra Ruffini
Direzione Guido Rimonda
Danzatori Christian Alessandria, Cristiana Casadio, Roberto Costa Augusto, Vincenzo Galano, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud
Costumi Jorge Gallardo
Luci Paolo Mohovich, Sergio Rissone
Assistente alla coreografia Miguel Soto Calatayud
Produzione Regione Piemonte / MIBAC per “Spazio Piemonte 2008”
Nella coreografia, dopo un quadro iniziale che ritrae il frenetico vivere quotidiano e i ritmi accelerati della vita in cui tutto sembra inarrestabile, il lavoro si sviluppa attraverso una progressiva simbiosi dell’uomo con le forme naturali.
Per maggiori informazioni:
Balletto dell'Esperia
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