Attraverso la strada un po' trafelata, tra commissioni portate a termine e altre da sbrigare. Una ggggiovane capellona mi guarda con un'aria studiatamente quanto fintamente distratta da un cartellone pubblicitario [che il caso vuole essere di uno studio di parrucchieri, NdR] e io non posso far finta di nulla, o meglio ci provo ma senza risultati.
Torno indietro e le scatto una foto, che dal punto di vista del passante che mi osserva stranito sancisce la mia insanità mentale mentre dal mio punto di vista sancisce una sconfitta definitiva: dopo segnali allarmanti sparsi qui e là negli ultimi tempi, è decisamente ufficiale.
Stanno tornando di moda in maniera irreparabile gli anni Ottanta, nel senso più criminoso, inquietante e kitsch che vi possa venire in mente. A quanto pare non basta mai.
Torno indietro e le scatto una foto, che dal punto di vista del passante che mi osserva stranito sancisce la mia insanità mentale mentre dal mio punto di vista sancisce una sconfitta definitiva: dopo segnali allarmanti sparsi qui e là negli ultimi tempi, è decisamente ufficiale.
Stanno tornando di moda in maniera irreparabile gli anni Ottanta, nel senso più criminoso, inquietante e kitsch che vi possa venire in mente. A quanto pare non basta mai.
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