La decrescita non è la crescita negativa. Sarebbe meglio parlare di “acrescita”, così come si parla di ateismo. D’altra parte, si tratta proprio dell’abbandono di una fede o di una religione (quella dell’economia, del progresso e dello sviluppo).
Se è ormai riconosciuto che il perseguimento indefinito della crescita è incompatibile con un pianeta finito, le conseguenze (produrre meno e consumare meno) sono invece ben lungi dall’essere accettate.
Ma se non vi sarà un’inversione di rotta, ci attende una catastrofe ecologica e umana. Siamo ancora in tempo per immaginare, serenamente, un sistema basato su un’altra logica: quella di una “società di decrescita”.
Giovedì 29 maggio 2008 alle ore 21.00
Mercato dei Contadini a Porta Palazzo
(Piazza della Repubblica angolo con Via Fiocchetto - Torino)
Può una società stretta tra lo spreco iperconsumista e la perdita di democrazia rispondere a problemi come crisi ecologica, esaurimento delle risorse?
Incontro con Serge Latouche, Marco Revelli e Luca Mercalli
Se è ormai riconosciuto che il perseguimento indefinito della crescita è incompatibile con un pianeta finito, le conseguenze (produrre meno e consumare meno) sono invece ben lungi dall’essere accettate.
Ma se non vi sarà un’inversione di rotta, ci attende una catastrofe ecologica e umana. Siamo ancora in tempo per immaginare, serenamente, un sistema basato su un’altra logica: quella di una “società di decrescita”.
Serge Latouche
Giovedì 29 maggio 2008 alle ore 21.00
Mercato dei Contadini a Porta Palazzo
(Piazza della Repubblica angolo con Via Fiocchetto - Torino)
Può una società stretta tra lo spreco iperconsumista e la perdita di democrazia rispondere a problemi come crisi ecologica, esaurimento delle risorse?
Incontro con Serge Latouche, Marco Revelli e Luca Mercalli
Per maggiori informazioni:
Cascina Roccafranca
Tel. 011 443 62 50
Segnalato da Fabio News
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