Ieri ho ricevuto da Fabio News la seguente notizia:
Sarà inaugurato venerdì prossimo a Moncalieri l’«Ecopunto informativo», il primo negozio in Italia che acquisterà alcune tipologie di rifiuti, pagando un contributo ai clienti secondo le quotazioni di mercato.
Dopo tre mesi iniziali di attività informativa, il negozio di via Santa Croce 11/B sarà attivo, a partire da agosto, per la raccolta di lattine, bottiglie di plastica e carta opportunamente separate.
L’iniziativa è del centro di conferimento «Recoplastica», azienda di San Gillio che con questa novità si propone di incentivare la raccolta differenziata nei privati, offrendo un tornaconto immediato.
Trovando l'iniziativa interessante e meritoria, decido di investigare un po' e contatto direttamente via e-mail la Recoplastica S.r.l.
Mi rispondono nel giro di un'ora, con cortesia e precisione:
Le confermiamo la notizia. L'inaugurazione dell'"Ecopunto Informativo" sarà venerdì 23 p.v. dalle ore 18.30. Sono stati invitati il Sindaco di Moncalieri, Ferrero, il sindaco di Torino, Chiamparino, il presidente della Provincia di Torino, Saitta e la Presidente della Regione Piemonte, Bresso.
Dalla fine di agosto i cittadini di Moncalieri potranno portare alcuni loro rifiuti, nello specifico carta, bottiglie in plastica (P.E.T.), lattine in alluminio e scatolette di ferro (es. del tonno). Il materiale conferito sarà pesato e verrà immediatamente riconosciuto un contributo legato alla quotazione di mercato del materiale.
Nei nostri intenti il progetto ha due valenze:
* una educativa perché spiega a tutti noi che quello che quotidianamente "buttiamo via" ha in realtà un valore, anche se esiguo, e può essere rimesso sul mercato riducendo il consumo di materie prime
* una sociale perché con il modesto contributo che si riceve le persone meno abbienti, ad esempio chi riceve la pensione minima, può comperarsi qualche kilogrammo di pane o il latte per la colazione al mattino.
Dalla fine di agosto i cittadini di Moncalieri potranno portare alcuni loro rifiuti, nello specifico carta, bottiglie in plastica (P.E.T.), lattine in alluminio e scatolette di ferro (es. del tonno). Il materiale conferito sarà pesato e verrà immediatamente riconosciuto un contributo legato alla quotazione di mercato del materiale.
Nei nostri intenti il progetto ha due valenze:
* una educativa perché spiega a tutti noi che quello che quotidianamente "buttiamo via" ha in realtà un valore, anche se esiguo, e può essere rimesso sul mercato riducendo il consumo di materie prime
* una sociale perché con il modesto contributo che si riceve le persone meno abbienti, ad esempio chi riceve la pensione minima, può comperarsi qualche kilogrammo di pane o il latte per la colazione al mattino.
Un gigantesco in bocca al lupo a un'iniziativa che spero vada incontro a un enorme successo e che spero conquisti adesione e attenzione crescenti!
Per maggiori informazioni:
Recoplastica.Com
5 commenti:
"L'italiano – diceva Ennio Flaiano – è mosso da un bisogno sfrenato d'ingiustizia", e – in nome, immagino, di un non meglio precisato e accidioso conservatorismo gattopardesco – tende a lamentarsi di (e opporsi a) tutto, ma anche a non fare nulla di concreto, nei piccoli gesti quotidiani, per migliorare (non solo) l’ambiente...
Sarà difficile fargli cambiare mentalità, e diffondere una cultura diversa da quella del mero tornaconto personale, contingente e irrispettoso delle esigenze di tutto ciò che lo circonda…
Chissà…magari toccarlo nel portafogli (con “incentivi”) sarà il tasto “giusto” per cominciare a “sensibilizzarlo” sulle problematiche ambientali…
Certo, non sarà questa la panacea per la risoluzione del problema rifiuti, che è molto più vasto e non riguarda solo la gestione dei rifiuti urbani…
E, personalmente, sono convinto che il riutilizzo, prima ancora del recupero, sia la strada da perseguire: ma penso che iniziative come questa debbano essere seguite e incoraggiate, proprio perché, inserite in un contesto integrato, rappresentano il contributo che ci si aspetta da ognuno di noi, e perché concorrono a diffondere una cultura ambientale, indispensabile base per costruire, giorno dopo giorno, un mondo migliore.
http://naturagiuridica.blogspot.com
Ribadisco: condivido il progetto Recoplastica, nei termini sopra richiamati, e non si discute della solarità dei partenopei.
Il fatto è che – a prescindere da come è stata gestita la questione napoletana in tutti questi lunghi anni di emergenza – come molti napoletani testimoniano, l’emergenza è tutt’altro che finita.
Semplicemente, non se ne parla più come prima.
Ma non per questo significa che non esista…
Un video girato proprio il primo settembre da Graziella Mazzoni, e pubblicato su You Tube, infatti, mostra una realtà ben diversa da quella idealizzata dalla Recoplastica…
E in un post di qualche giorno prima (28 agosto 2008), apparso su Notecologiche, Marianna, napoletana, nel suo blog sottolinea, con amarezza, che se nessuno ne parla non è emergenza…
Non sono che due delle numerose testimonianze che si possono trovare in rete…
Un’altra, a titolo di esempio, è quella comparsa sul sito di Ecquologia, in cui Michele Buonuomo, presidente della sezione campana di Legambiente, afferma che dire che oggi l’emergenza rifiuti è superata è come se un vigile del fuoco, dopo aver svuotato una casa allagata dicesse che è stato risolto il problema del dissesto idrogeologico in Italia… Quello che si può dire è che c’è stata un’azione straordinaria di pulizia e sicuramente sono state individuate alcune soluzioni che per essere temporanee vanno anche bene, ma guai se confondessimo queste azioni con la soluzione del problema. Serve un approccio ben diverso che richiede un’azione radicale diversa
Quindi: un plauso al progetto, ma non esageriamo con il rappresentare una realtà che non esiste…
E soprattutto, finiamola con i messaggi di occulta propaganda politica che sfruttano l’eco che ha avuto a livello mediatico un progetto condivisibile negli intenti.
http://naturagiuridica.blogspot.com/2008/09/recoplastica-bene-ma-non-esageriamo.html
Ciao,
ti ringrazio di essere passato di qui, dei commenti e degli spunti di riflessione che hai lasciato.
Penso anche io che le dichiarazioni di cessata emergenza tutto indichino tranne la fine di un'emergenza che, se dura da oltre un decennio, vuol dire che tanto semplice da risolvere non è.
Capisco meno il tuo riferimento all'occulta propaganda nel caso si riferisca al post perché come avrai notato è stato pubblicato nel maggio 2008, diversi mesi fa, e non sono più tornata sulla questione.
Se invece il riferimento è a qualche dato esterno, mi farebbe piacere me lo segnalassi.
Grazie ancora della visita.
Ciao Azzurra,
il riferimento alla propaganda occulta riguarda quanto detto dalla società nelle pagine del suo sito il 4 settembre 2008...
Vedi, io ho scritto due post sul mio blog (http://naturagiuridica.blogspot.com) che riguardano la recoplastica, sottolineando come si tratti di un'iniziativa che, comunque, merita portare avanti, in un'ottica integrata di protezione ambientale e di diffusione di una cultura della natura...senza la quale ben poco si può fare.
Quello che però non mi piace è che la società, nel suo comunicato del 4 settembre 2008, ha, di fatto, fatto degli espliciti riferimenti politici dopo aver premesso di essere super partes...leggilo con attenzione, e vedrai il messaggio che si vuole far passare...
Questo "velato" gioco, specie in un momento delicato, anche dal punto di vista ambientale, come questo, non mi piace, anche perchè non c'entra nulla, oltre a far passare sotto traccia spot politici che con la tutela dell'ambiente hanno niente a che vedere.
In che senso?
Nel senso che mettersi a parlare di Napoli nei termini mistificatori in cui ne hanno parlato, lodando una presunta quanto inventata fine dell'emergenza, e attribuendone i meriti al cavaliere non mi sembra corretto.
ti invito a leggere il mio post, di cui ho riporato nel commento lasciato nel tuo blog solo la parte finale non perchè tu ne avessi parlato di recente, ma perchè ne avevi comunque parlato, e ci tenevo a fare sapere il mio pensiero a quante più persone (interessate all'argomento)possibile.
Ciao
Andrea
Ora mi è tutto più chiaro, grazie delle spiegazioni.
Leggerò sicuramente.
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