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domenica 23 marzo 2008

Rifiutarsi di votare e farlo mettere a verbale

[Immagine da CartoonStock]

Ho ricevuto via e-mail il seguente testo, che volentierissimo pubblico (e che invito chiunque a inoltrare/diffondere a propria volta):

Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate, si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale.
Le schede di rifiuto vengono contate e sono valide, contrariamente alle schede nulle o bianche o all'astensione dal voto.Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della casta siano già fatti, come al solito la gente andrà a votare il "meno peggio".

Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero (cosa mai successa nelle elezioni italiane) la casta avrebbe "qualche problema" nell'assegnare i seggi vuoti e i media sarebbero obbligati a parlarne.

Fate girare questa e-mail il più possibile: è l'unica maniera per far sentire la voce di tutti quelli che vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.

L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione. Se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle fanno sì percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza... (per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).

Esiste però un metodo di astensione che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E' infatti facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, avvalersi del diritto di rifiutare la scheda, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre allegare in calce al verbale una breve dichiarazione in cui l'elettore, se vuole, ha il diritto di esprimere le motivazioni del suo rifiuto (per esempio "Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta").

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BUFALA
http://lampidipensiero.wordpress.com/2008/03/27/non-voto-a-verbale-una-bufala/

Azzurra Camoglio [She/Her] ha detto...

Sì, purtroppo l'ho scoperto da qualche giorno ma non ho ancora avuto il tempo materiale di pubblicare qualcosa di sensato a riguardo.
Io andrò regolarmente a votare, spero anche tu.