Le piacevoli amenità dei manifesti elettorali

[Manifesti elettorali lungo Corso Grosseto,
immagini scattate il 3 e 4 marzo 2008]

Non solo dovunque mi volti ci sono manifesti elettorali, di ogni schieramento politico; non solo i manifesti elettorali oltre a essere ubiqui e fastidiosi sono involontariamente comici, a qualunque schieramento politico appartengano; non solo si tratta di manifesti elettorali pagati coi soldi dei contribuenti per invogliarli a lasciarsi affamare per un'altra manciata d'anni...
Come se tutto ciò non bastasse, per dare l'idea del denaro pubblico sprecato e della fregola promozionale che ha invaso più che mai ogni schieramento politico, proviamo a riflettere sull'utilità di cambiarli praticamente ogni giorno per le vie della città.

Una menzione a parte meritano gli slogan della sempreverde Daniela "dito medio alzato" Santanché, che ha avuto il buongusto di abbinare un suo primo piano, che nemmeno Alba Parietti dei tempi d'oro, alle seguenti amenità [da me sottotitolate per i non udenti]:

Io credo.
Nel popolo italiano. [che sia tanto stupido da votarmi]
Nella forza dei valori. [dei valori depositati in cassaforte ma vanno bene anche le obbligazioni, non mi formalizzo]
In un futuro migliore. [per me e per i miei portaborse, ovviamente]

Il problema è che qualunque altro manifesto elettorale io abbia visto invadere le strade fa altrettanto ridere. A voler ridere, ovviamente.