Ricevo da Fabio News e volentieri inoltro un articolo sugli impianti fotovoltaici pubblicato da Andrea Spessa martedì 26 febbraio 2008 su Luna Nuova.
Con le celle di silicio si produce energia elettrica per il proprio fabbisogno e il rimanente si vende all’Enel. Una soluzione che attira l’attenzione di molte aziende.
FOTOVOLTAICO, ovvero: prendo la luce del sole e la trasformo in energia. In corrente elettrica, quella che manda avanti lampadine, frullatore e televisione. Si può fare. Si deve fare, perché l'energia che arriva dal Sole ha diversi vantaggi. Per produrla, non si immettono nell'aria o nell'acqua schifezze varie che devastano l'ambiente.
Il Sole è una fonte di energia rinnovabile, e se ne sta lì impassibile, a buttare i suoi raggi sulla Terra fregandosene altamente di tutti i tiramenti di petrolieri arabi, azionisti di Wall Street e importatori russi di metano. L'Italia è `O paese d'o sole", ovvero è molto ben messa in fatto di irraggiamento, e (manco a dirlo) siamo parecchio indietro in materia, con soli 40 Megawatt di impianti fotovoltaici installati, contro i 2500 della Germania, che di ore di sole ne ha meno della metà di noi. Ma soprattutto, oggi, il fotovoltaico conviene. A tutti: all'azienda che ha il capannone nella zona industriale, alle amministrazioni pubbliche e anche alla famiglia che ha la villetta. Oggi installare un impianto fotovoltaico è un investimento sicuro, "blindato", grazie al "Conto energia" istituito dai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico. Che non c'entra niente con il famoso 55 per cento di "bonus" statale per chi costruisce, amplia o restaura con i criteri della casa ecologica. Il nuovo Conto energia, con il decreto ministeriale del 19 febbraio 2007, ha dato un taglio netto alla burocrazia della precedente legge e stabilito incentivi interessanti per chi installa impianti fotovoltaici. Interessanti perché sicuri. In sostanza: il gestore del sistema elettrico ti premia per 20 anni dando un incentivo su tutti i kilowatt prodotti dall'impianto.
Un incentivo molto, molto interessante, che permette a chi ha installato i pannelli di rientrare della spesa dell'impianto e, dopo alcuni anni, di guadagnare. Come? Oggi un'abitazione privata, regolarmente allacciata alla corrente, paga in media 18 centesimi di euro per ogni kilowatt/ora consumato. Grazie alle tariffe stabilite dal Conto energia, ogni kilowatt/ora prodotto dall'impianto solare verrà misurato da un apposito contatore e premiato con tariffe che vanno da un minimo di 36 a un massimo di 49 centesimi di euro. Le tariffe variano a seconda della potenza e della collocazione dell'impianto: quelli piccoli, ad uso domestico (sotto i tre kilowatt), godono di incentivi maggiori. Si parte dai 40 centesimi per un impianto non integrato con la casa, e quindi montato in giardino, ai 44 di un impianto parzialmente integrato (montato con staffe sul tetto o sul garage) ai 49 di un impianto integrato, ovvero incassato nel tetto, e quindi meno impattante dal punto di vista visivo.
L'"affare solare" sta nei 20 anni di tariffe bloccate: se in zone con tanto sole come in Puglia si può pensare di ammortizzare il costo di un impianto in sei o sette anni, alle nostre "padane latitudini" di anni ce ne vanno una decina. E una volta pagati i pannelli l'impianto, che ha una durata utile di circa 30-35 anni, diventa una reale fonte di reddito. La prova del nove che i sistema di tariffe introdotte dal governi sia sicuro è data dal fatto che un bel po' di banche (Banca etica, UniCredit, Monte dei Paschi, Intesa Sanpaolo, Bpi Sella e Banca di credito cooperativo hanno predisposto un sistema di prestiti agevolati che arrivano a coprire anche il totale del costo dell'impianto.
E se si fidano le banche...
Per maggiori informazioni:
Luna Nuova
FOTOVOLTAICO, ovvero: prendo la luce del sole e la trasformo in energia. In corrente elettrica, quella che manda avanti lampadine, frullatore e televisione. Si può fare. Si deve fare, perché l'energia che arriva dal Sole ha diversi vantaggi. Per produrla, non si immettono nell'aria o nell'acqua schifezze varie che devastano l'ambiente.
Il Sole è una fonte di energia rinnovabile, e se ne sta lì impassibile, a buttare i suoi raggi sulla Terra fregandosene altamente di tutti i tiramenti di petrolieri arabi, azionisti di Wall Street e importatori russi di metano. L'Italia è `O paese d'o sole", ovvero è molto ben messa in fatto di irraggiamento, e (manco a dirlo) siamo parecchio indietro in materia, con soli 40 Megawatt di impianti fotovoltaici installati, contro i 2500 della Germania, che di ore di sole ne ha meno della metà di noi. Ma soprattutto, oggi, il fotovoltaico conviene. A tutti: all'azienda che ha il capannone nella zona industriale, alle amministrazioni pubbliche e anche alla famiglia che ha la villetta. Oggi installare un impianto fotovoltaico è un investimento sicuro, "blindato", grazie al "Conto energia" istituito dai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico. Che non c'entra niente con il famoso 55 per cento di "bonus" statale per chi costruisce, amplia o restaura con i criteri della casa ecologica. Il nuovo Conto energia, con il decreto ministeriale del 19 febbraio 2007, ha dato un taglio netto alla burocrazia della precedente legge e stabilito incentivi interessanti per chi installa impianti fotovoltaici. Interessanti perché sicuri. In sostanza: il gestore del sistema elettrico ti premia per 20 anni dando un incentivo su tutti i kilowatt prodotti dall'impianto.
Un incentivo molto, molto interessante, che permette a chi ha installato i pannelli di rientrare della spesa dell'impianto e, dopo alcuni anni, di guadagnare. Come? Oggi un'abitazione privata, regolarmente allacciata alla corrente, paga in media 18 centesimi di euro per ogni kilowatt/ora consumato. Grazie alle tariffe stabilite dal Conto energia, ogni kilowatt/ora prodotto dall'impianto solare verrà misurato da un apposito contatore e premiato con tariffe che vanno da un minimo di 36 a un massimo di 49 centesimi di euro. Le tariffe variano a seconda della potenza e della collocazione dell'impianto: quelli piccoli, ad uso domestico (sotto i tre kilowatt), godono di incentivi maggiori. Si parte dai 40 centesimi per un impianto non integrato con la casa, e quindi montato in giardino, ai 44 di un impianto parzialmente integrato (montato con staffe sul tetto o sul garage) ai 49 di un impianto integrato, ovvero incassato nel tetto, e quindi meno impattante dal punto di vista visivo.
L'"affare solare" sta nei 20 anni di tariffe bloccate: se in zone con tanto sole come in Puglia si può pensare di ammortizzare il costo di un impianto in sei o sette anni, alle nostre "padane latitudini" di anni ce ne vanno una decina. E una volta pagati i pannelli l'impianto, che ha una durata utile di circa 30-35 anni, diventa una reale fonte di reddito. La prova del nove che i sistema di tariffe introdotte dal governi sia sicuro è data dal fatto che un bel po' di banche (Banca etica, UniCredit, Monte dei Paschi, Intesa Sanpaolo, Bpi Sella e Banca di credito cooperativo hanno predisposto un sistema di prestiti agevolati che arrivano a coprire anche il totale del costo dell'impianto.
E se si fidano le banche...
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1 commento:
http://youtube.com/watch?v=BaOy6vNyFi4
io pensavo a d un impiantino del genere per il mio lettore mp3
che ne dici?
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