Bridge Over the Wadi (Israele 2006, 55') di Barak e Tomer Heymann
Tomer Heymann, dopo l'acclamato Paper Dolls (Berlinale Panorama 2006) dedicato ai migranti filippini in Israele, torna ad affrontare con sensibilità e acume i nodi irrisolti della storia del proprio Paese, questa volta a quattro mani con il fratello e produttore Barak.
Due anni dopo l’inizio della Seconda Intifada un gruppo di genitori palestinesi ed ebrei decide di fondare una scuola bi-nazionale e bi-lingue nel villaggio palestinese di Ara in Israele.
Il documentario racconta il primo anno di scuola e il fragile tentativo di creare un ambiente di convivenza sullo sfondo della difficile realtà esterna, osservando le vicende personali dei protagonisti, i bambini e i rispettivi genitori. Mentre gli adulti cercano, senza riuscirvi, di nascondere i loro timori, i bambini e le bambine parlano con semplicità e sincerità, riflettendo gli enormi problemi e contraddizioni nei quali vivono, la paura reciproca e il razzismo ma anche la gioia e la curiosità di fronte a nuovi amici con cui giocare.
Il film segue così con discrezione ma senza ipocrisie né censure le mille difficoltà in cui l'esperimento di co-educazione sembra continuamente sul punto di fallire. Ma il candore, la spontaneità e la voglia di vivere dei bambini fanno da controcanto alle disperanti condizioni esterne, e agli evidenti limiti degli adulti.
Due anni dopo l’inizio della Seconda Intifada un gruppo di genitori palestinesi ed ebrei decide di fondare una scuola bi-nazionale e bi-lingue nel villaggio palestinese di Ara in Israele.
Il documentario racconta il primo anno di scuola e il fragile tentativo di creare un ambiente di convivenza sullo sfondo della difficile realtà esterna, osservando le vicende personali dei protagonisti, i bambini e i rispettivi genitori. Mentre gli adulti cercano, senza riuscirvi, di nascondere i loro timori, i bambini e le bambine parlano con semplicità e sincerità, riflettendo gli enormi problemi e contraddizioni nei quali vivono, la paura reciproca e il razzismo ma anche la gioia e la curiosità di fronte a nuovi amici con cui giocare.
Il film segue così con discrezione ma senza ipocrisie né censure le mille difficoltà in cui l'esperimento di co-educazione sembra continuamente sul punto di fallire. Ma il candore, la spontaneità e la voglia di vivere dei bambini fanno da controcanto alle disperanti condizioni esterne, e agli evidenti limiti degli adulti.
Per maggiori informazioni:
Ticho Film
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