Un nuovo grattacielo a Torino...
Servirebbe a qualcosa? Renderebbe più moderna la città? Non credo.
La skyline di Torino è assolutamente armonica, riconoscibile, volutamente "a misura d'uomo" ed è già sfregiata da opere assolutamente a sé stanti come la Torre Littoria, che non manca di sconcertare qualunque visitatore mi capiti di accompagnare in giro per la città.
Non si tratterebbe nemmeno di un progetto realizzato per la collettività, ma dell'espressione di un istituto di credito, sì legato alla città ma emanazione di interessi privati. La skyline di Torino è invece di tutti i torinesi.
Ci sono tantissime aree urbane dove progettare e realizzare edifici o anche complessi edilizi in grado di offrire i presunti benefici strombazzati dal nuovo grattacielo, tantissime aree da bonificare o valorizzare senza bisogno di stravolgere l'assetto urbano di un centro abitato.
Torino non è New York (anche se una deliziosa rubrica di Gabriele Romagnoli che in tanti ricorderanno si intitolava New York è una piccola Torino) e non necessita di un nuovo sviluppo verticale, che non produrrebbe inoltre se non pochissimi esemplari e finirebbe per snaturare ancora di più l'operazione e l'aspetto del capoluogo.
Scusate se la mia prosa non è per niente brillante oggi ma scrivo a caldo, immediatamente dopo aver letto la notizia, che ovviamente mi fa imbufalire.
Servirebbe a qualcosa? Renderebbe più moderna la città? Non credo.
La skyline di Torino è assolutamente armonica, riconoscibile, volutamente "a misura d'uomo" ed è già sfregiata da opere assolutamente a sé stanti come la Torre Littoria, che non manca di sconcertare qualunque visitatore mi capiti di accompagnare in giro per la città.
Non si tratterebbe nemmeno di un progetto realizzato per la collettività, ma dell'espressione di un istituto di credito, sì legato alla città ma emanazione di interessi privati. La skyline di Torino è invece di tutti i torinesi.
Ci sono tantissime aree urbane dove progettare e realizzare edifici o anche complessi edilizi in grado di offrire i presunti benefici strombazzati dal nuovo grattacielo, tantissime aree da bonificare o valorizzare senza bisogno di stravolgere l'assetto urbano di un centro abitato.
Torino non è New York (anche se una deliziosa rubrica di Gabriele Romagnoli che in tanti ricorderanno si intitolava New York è una piccola Torino) e non necessita di un nuovo sviluppo verticale, che non produrrebbe inoltre se non pochissimi esemplari e finirebbe per snaturare ancora di più l'operazione e l'aspetto del capoluogo.
Scusate se la mia prosa non è per niente brillante oggi ma scrivo a caldo, immediatamente dopo aver letto la notizia, che ovviamente mi fa imbufalire.
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