I Divi del Ventennio - Per vincere ci vogliono i leoni
di Massimo Scaglione
Torino, Edizioni Lindau (2005), Le Comete
pp. 192, 23 immagini b/n, isbn 978-88-7180-561-0, € 19,00
di Massimo Scaglione
Torino, Edizioni Lindau (2005), Le Comete
pp. 192, 23 immagini b/n, isbn 978-88-7180-561-0, € 19,00
Negli anni Trenta il fascismo effettuò un importante investimento sull’industria del cinema creando Cinecittà, fondando il Centro Sperimentale, fissando la «quota cento» (cento lungometraggi in un anno). In questo contesto fiorì un vero e proprio star system, naturalmente ispirato al modello hollywoodiano. Amedeo Nazzari era il nostro Clark Gable, il suo diretto rivale Fosco Giachetti ricordava Gary Cooper, Vittorio De Sica era uno spiritoso Cary Grant, Rossano Brazzi incantava il pubblico femminile come Robert Taylor, mentre il quieto Nino Besozzi somigliava a Ray Milland. O ancora, per ricordare qualche nome oggi meno noto, Carlo Ninchi evocava Spencer Tracy, Roldano Lupi Fredric March e il cordiale Adriano Rimoldi faceva pensare a David Niven.
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